Sezioni Primavera

La legge 27 Dicembre 2006 n°296 ( c.d.legge finanziaria 2007) , al comma 630 dell’art.1 contempla la possibilità dell’avvio con l’a.s.2007/08 della sperimentazione del nuovo servizio, prevedendo l’articolazione in diverse tipologie, ma ritenendo prioritarie le modalità caratterizzantesi come “ sezioni aggregate” alla scuola dell’infanzia, intendendo favorire una effettiva continuità del percorso formativo lungo l’asse cronologico 0- 6 anni di età . Detta legge fa rinvio ad un apposito Accordo da raggiungere in sede  di Conferenza Unificata Stato – Regioni – Autonomie Locali per la definizione dei termini di riferimento per la realizzazione dei progetti . Esso , raggiunto il 14 Giugno 2007 , dà il via alla stagione sperimentale. Se ne segnalano i passaggi nodali:

  • le iniziative , rivolte a bambini con un’età compresa tra i 24 e i 36 mesi, si caratterizzano come servizi  socio – educativi che integrano l’offerta formativa erogata dalle strutture specifiche già previste dall’ordinamento giuridico (asilo nido e scuole dell’infanzia );
  • la realizzazione dei progetti è a cura dei soggetti pubblici e privati leggittimati all’erogazione dei servizi educativi per il segmento 0 – 6 anni di età ( istituzioni scolastiche statali, amministrazioni comunali, soggetti gestori di scuole dell’infanzia paritarie e di nidi d’infanzia privati convenzionati con le amministrazioni comunali) e implica il rispetto della normativa regionale e nazionale del settore. La gestione del servizio integrativo , denominato “ sezioni primavera “ è quindi riservata al pluralismo istituzionale che caratterizza il settore e valorizza il principio di sussidiarietà , riservando alla responsabilità pubblica il compito di regolarne e verificarne il livello qualitativo ;
  • dette iniziative” in coerenza con il principio della continuità educativa ed anche sulla base delle esperienze positive già avviate in numerosi territori e realtà “ , devono attenersi ad adeguati

“ criteri di qualità pedagogica “, sulla base di indicatori e di standard di funzionamento fissati dalla normativa regionale o , se mancante , individuati nell’Accordo ; in questo caso : presenza di strutture appropriate, flessibilità degli orari, personale docente ed ausiliario qualificato , contenimento del numero dei bambini nella sezione e rapporto non superiore ad 1 : 10 tra loro e la rispettiva insegnante/ educatrice .Una certa adattabilità in deroga, è consentita a realtà particolari ( es. piccoli comuni), qualora non possibile altrimenti la strutturazione dell’iniziativa , purchè puntualmente descritta , pertanto dimostrata nell’esigenza e giustificata nelle modalità proposte con la presentazione del progetto ;

  • restano di riferimento le norme vigenti , le quali vedono protagonista l’amministazione comunale : sulla base della normativa regionale , essendo il Comune il soggetto regolatore dell’offerta educativa per i bambini  al di sotto dei tre anni di età , l’autorizzazione al funzionamento della sezione sperimentale “ primavara” spetta al Sindaco;
  • l’intervanto statale è rivolto a fornire un contributo finanziario proporzionale al servizio fornito con le sezioni sperimentali. L’ammissibilità alla sperimentazione per l’a. s. 2007 /08 è verificata tramite un tavolo interistituzionale , composto da componenti dell’Ufficio Scolastico Regionale ,della Regione .

Il Ministro , con la nota prot. n° 235 del 21 Giugno 2007 , fornisce i necessari chiarimenti operativi.
Anche quest’anno, la Scuola dell’Infanzia e Ludoteca “Piccole Orme” prescelta per l’avvio di una Sezione Primavera per le bambine e i bambini di eta’ compresa 24/36 mesi negli anni scolastici 2007/08 e 2008/09 intende, proseguire l’attività educativa per 15 bambini/e della Sezione Primavera
arricchita per le esperienze avute negli anni precedenti, intende procedere con motivazioni ancora più forti, visto che , e’ il terzo anno consecutivo che la scuola, porta avanti il Progetto Primavera ottenendo , eccellenti  risultati e consensi.
”Piccole Orme” opera come servizio socio-educativo, a Salerno, in un contesto sociale sempre più sviluppato,in cui i processi dell’apprendere, dell’insegnare, del condividere, del conoscere da parte di tutti i protagonisti (bambini /e di età compresa tra i 24/36 mesi, bambini/e della scuola dell’infanzia, insegnanti, educatrice, animatrice, consulenti e genitori) si svolgono in un ambiente multifunzionale.