Criteri di utilizzazione delle risorse interne alla scuola (strutture, attrezzature, laboratori)

Durante le fasi di crescita e apprendimento, il cervello deve essere stimolato da esperienze sensoriali vissute in un ambiente ricco e vario ; il bambino deve quindi vedere, toccare,udire, gustare, annusare,giocare, esplorare,sperimentare. Gli spazi della scuola nel loro complesso, hanno ricchezza e profondità sensoriale. Suddivisi in mini atelier attrezzati per la sperimentazione e la manipolazione di vari materiali , permettono di svolgere più attività e ,consentire  quindi, momenti esplorativi e costruttivi di qualità . Tali spazi comunicano operosità ,tensioni creative, fascino e, creano i presupposti affinchè sia messo in pratica ciò che Brunner diceva: il bambino faccia proprio quell’atteggiamento dello scienziato che sperimenta ,che ricerca e scopre il proprio sapere.
Ormai è universalmente riconosciuta la grande rilevanza del gioco nella vita del bambino , mentre ancora ampio è il dibattito intorno al senso del gioco . Il gioco appare interessante non tanto in quanto traccia di ciò che è accaduto (passato)ma perché esprime il modo in cui il piccolo affronta e interpreta l’esperienza stessa in cui è immerso che è l’inizio di un grande gioco : quello della vita. Attraverso il gioco ,il bambino trae dalla profondità del suo essere gli stimoli più veraci al suo sviluppo infatti, esso è la manifestazione essenziale dell’infanzia e ne caratterizza tutte le attività .E’ nel gioco che si delineano e si sviluppano  tutte le principali capacità del bambino : senso – motorio , senso – affettivo , costruttive , espressive, intellettuali. Esso  infatti,  implica la più vitale partecipazione di tutta la personalità infantile. E’ per questo che il gioco costituisce il motivo e l’esperienza di fondo di tutta la vita che si svolge nella scuola Piccole Orme,dotata di materiale da gioco per sviluppare l’equilibrio , la scioltezza dei movimenti , l’abilità per i primi tentativi di espressione artistica e lavoro manuale costruttivo ,per i primi sforzi verso la comprensione delle relazioni di numero e di spazio. Arredi, oggetti vari e giochi scelti accuratamente seguendo precisi criteri pedagogici sono catalizzatori di esperimenti , di giochi di scoperta e di ruolo ,serbatoi di sorprese,moltiplicatori di imprevisti relazionali, macchine per percepire le leggi fisiche e vederle apparentemente sovvertite.”Enzimi “ che supportano e rendono visibili processi di relazione , scambio, esperimento ,divertimento , riflessione, sviluppo della fantasia.
Per la psicanalisi , la fantasia è la prima, straordinaria risorsa di cui il bambino dispone per  fronteggiare i contenuti irrazionali e inconsapevoli da cui si sente minacciato e , tale funzione compensatoria e di controllo dell’ansia e di compensazione delle frustrazioni.

Definiti dal testo programmatico come “i diversi ambiti del fare e dell’agire”del bambino, i campi di esperienza, ciascuno nella propria specificità definiscono finalità , obiettivi didattici, strategie metodologiche , strumenti per la verifica atti a condurre tutti i bambini, compresi quelli che sono in situazioni di handicap o di svantaggio, a maturare contemporaneamente atteggiamenti ed abilità . I vari laboratori della scuola offrono attività che si possono ricondurre ai suddetti campi di esperienza dove l’apprendimento del bambino si realizza senza limiti. Nella società attuale, accade troppo spesso che l’artificiale si sostituisce, o meglio, s’impone sul naturale e questo determina un affievolimento ed un torpore dei sensi intellettivi del bambino, che non riesce , in tali condizioni, a stabilire un sano rapporto con la realtà , dove stupore e meraviglia non trovano campo applicativo. La scuola interviene creando un ambiente naturale dando luogo e vita ai laboratori o mini-atelier, come campi d’esperienza , dove il bambino ha la possibilità di passare all’azione e trasformarla in esperimento. L’esperimento e l’esperienza sono elementi fondamentali e fandativi per la crescita morale ed intellettuale, sono guide per decodificare e far propri i continui mutamenti della realtà . Se il progresso tecnologico ha allontanato il bambino dalla natura, impoverendo la sua vita, la scuola offre spazi e propone attività che, permettono al bambino di esprimere al meglio la propria personalità e soprattutto di formarsi come individuo autonomo ed indipendente. Piccole Orme  è luogo di produzione ,di conoscenza , di cultura, di azione, di sperimentazione socio- politica: “ è una specie di “fabbriceria”. E’ agendo che il bambino può capire il percorso della sua conoscenza e l’organizzazione della sua esperienza, dei saperi ed il senso dei suoi rapporti con gli altri; è nell’azione, quando viene riflettuta che si costruisce la differenziazione da cui prende forma il soggetto conoscente , l’oggetto conosciuto e gli strumenti della conoscenza.